Via libera alle trivelle al largo della foce del Tronto: gli enti locali sconfitti al Consiglio di Stato
MARTINSICURO Cadono le ultime speranze degli enti locali di stoppare l'insorgenza di nuove trivelle al largo della foce del fiume Tronto, al confine tra i Comuni di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro. E' infatti arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto i ricorsi delle amministrazioni comunali di Martinsicuro, Alba Adriatica, Pineto e della Provincia di Teramo. Le istituzioni abruzzesi si erano appellate contro il pronunciamento del Tar Lazio, che nel 2023 aveva rigettato l'opposizione ai pozzi Eni (leggi qui).
Gli enti locali avevano presentato l'istanza di appello nei confronti del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, del Dicastero della Cultura, della commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale Via-Vas e la società Eni SpA.
Di quale impianto parliamo? Si tratta del progetto di perforazione del pozzo denominato Donata 4DIR nell'ambito della concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi B.C3.AS.
Il giudizio aveva ad oggetto la legittimità dei provvedimenti emanati dal Ministero della Transizione ecologica di concerto con quello della Cultura, i quali avevano dato parere favorevole alla compatibilità ambientale Via-Vas e avevano autorizzato il progetto di perforazione.
Le amministrazioni della riviera abruzzese si sono opposte anche alla proroga decennale della concessione e al programma dei lavori di riperimetrazione delle coltivazioni. Ma il Consiglio di Stato ha respinto in toto l'appello. (Articolo di Franco Cameli)
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