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Sottopasso di via Mare, sale la rabbia dei cittadini: scatta un nuovo sit-in di protesta

SAN BENEDETTO DEL TRONTO  Il comitato di quartiere Porto d'Ascoli Centro ha programmato un nuovo sit-in di protesta, per sabato 20 luglio alle ore 11, al sottopasso di via Mare: fa seguito alla manifestazione del 16 settembre 2023 (LEGGI QUI). All'iniziativa sono stati invitati tutti i quartieri di San Benedetto.

Lo scopo del sit-in è dare una sferzata al torpore dei governanti, che sembrano aver dimenticato l'importanza del sottovia ferroviario, punto di snodo tra l'area ovest della Riviera e il comparto turistico, ad est del rilevato ferroviario. 

I  motivi delle protesta li spiega Elio Core, presidente di Porto d'Ascoli Centro. "Il comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro, sulla base delle decisioni assunte nel consiglio direttivo, ha ritenuto opportuno - afferma Core -  indire un sit-in presso il sottopasso di via Mare per il giorno 20 luglio 2024, alle ore 11, al fine di sollecitare  l'amministrazione comunale, le Ferrovie dello Stato, la Provincia di Ascoli Piceno, la Regione Marche e lo Stato Centrale, alla sua realizzazione in tempi brevi. Affinché il sottopasso si realizzi occorre la cooperazione di questi enti, considerato la notevole somma da investire: si vocifera 10 milioni di euro, spesa insostenibile per le finanze del Comune di San Benedetto del Tronto.

Tuttavia, apprezziamo i lavori di asfalto posti in essere dall’amministrazione comunale, già realizzati e la volontà di risolvere il problema della presenza di falde acquifere, ma riteniamo che il problema sia strutturale.

Le motivazioni sono molteplici e scaturiscono principalmente dalla esigenza di una maggiore sicurezza per i cittadini, espressa più volte nel corso degli anni alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo, sempre con esito negativo. I cittadini, attraverso infinite proteste, hanno assistito a morti e feriti, taluni dei quali con disabilità permanete. 

Il sottopasso di via Mare è stato concepito tecnicamente negli anni 60, quando le esigenze della città di San Benedetto e in particolare quelle di Porto d’Ascoli, erano diverse. Oggi il territorio di Porto d’Ascoli è molto antropizzato. Senza dubbio possiamo affermare che questa

periferia è diventata una città nella città, ove le esigenze sono cresciute in termini abitativi e di popolazione. Tutto ciò comporta una rivisitazione della viabilità, un nuovo piano urbano, il sorgere di isole pedonali, e un approccio diverso con il territorio vista la spinta massima di crescita. 


Si ribadisce che la città di San Benedetto ha peraltro superato in termini abitativi quella di Ascoli Piceno, diventando la più grande del Piceno, nella quale dovranno essere presenti più

servizi distribuiti sulla base della popolazione. Dunque, in questo nuovo contesto, si inserisce la ristrutturazione del sottopasso di via Mare ormai usurato dal tempo e pericoloso per i cittadini. Un tunnel stretto e buio, spesso teatro di incidenti anche gravi. Attraversare quel tratto in bici, moto, monopattini o autoveicoli vari, per i cittadini è un quotidiano incubo". 

Conclude Elio Core: "Al sit-in sono stati invitati tutti i comitati di quartiere perché riteniamo che il sottopasso di via Mare sia problema prioritario per questa città che riguarda tutti". (Franco Cameli)

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