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Trivelle alla foce del Tronto: i Verdi chiedono a Spazzafumo di contribuire alle spese per il ricorso al Consiglio di Stato

SAN BENEDETTO DEL TRONTO Anche i Verdi sambenedettesi puntano la loro attenzione sul pozzo “Donata 4 Dir” per lo sfruttamento delle riserve di idrocarburi liquidi e gassosi nel tratto di mare al largo di Martinsicuro.

L’antefatto: nel 2021 il Comune di Martinsicuro si è opposto al progetto proposto da Eni per la perforazione del pozzo, a partire dall’esistente piattaforma “Emilio” (link https://va.mite.gov.it/it- IT/Oggetti/Info/1773 ). Assieme ai Comuni di Alba Adriatica, di Pineto e di Silvi il Comune truentino ha perciò fatto ricorso al TAR, ma poi Eni ha vinto il ricorso (LEGGI QUI).

Ora per i Comuni ricorrenti si può aprire la strada del ricorso al Consiglio di Stato, ma i tempi sono stretti perché deve essere presentato entro il 24 luglio.

I costi delle spese legali sono abbastanza ingenti ma possono essere ripartiti fra più Comuni. È su questo fronte che il coordinamento sambenedettese di Europa Verde interviene a sostegno dei propri colleghi di partito che a Martinsicuro hanno già lanciato la loro campagna: “Chiediamo al Comune di San Benedetto del Tronto di coordinarsi con i Comuni interessati dal progetto e contribuire alle spese legali necessarie per presentare il ricorso al Consiglio di Stato”.

La perforazione del pozzo “Donata 4 Dir”, secondo Europa Verde, rappresenterebbe un danno per l’immagine turistica del territorio e un rischio per l’ambiente, oltre ad andare in contraddizione con le politiche di transizione ecologica e di progressivo abbandono delle fonti fossili.

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