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Clamoroso! Va demolito il parcheggio dell'ospedale realizzato sul torrente Albula. C'è il decreto del Genio civile

di FRANCO CAMELI - Un decreto del Genio civile della Regione Marche intima all'Ast di Ascoli Piceno di demolire i due parcheggi realizzati sull'alveo del torrente Albula, lungo via Manara, a servizio dell'ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto (qui le motivazioni).

Scrive Vincenzo Marzialetti, dirigente del Genio civile Marche Sud: "Entro il 31 dicembre 2024 dovrà essere elaborato un Piano di dismissione delle opere, adottando tutti gli accorgimenti necessari per salvaguardare la pubblica incolumità e assicurare il ripristino ambientale dell’area interessata, da concordare con l’Autorità idraulica competente".

Il dirigente ha firmato il decreto di diniego il 5 aprile 2023. Un decreto con cui ha risposto all'istanza di richiesta di nuova concessione di area demaniale sul torrente Albula presentata dall'Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli Piceno (già ASUR Marche Area Vasta 5).

Il dirigente ha firmato "il diniego  - si legge nel decreto - all’accoglimento dell’istanza presentata dalla ditta: ASUR Marche Area Vasta 5, con sede legale ad Ancona via Oberdan 2 (ora AST di Ascoli Piceno), acquisita al prot. n. 1470342 del 29/11/2022, per il rilascio di “nuova concessione di area demaniale sul torrente Albula nel Comune di San Benedetto del Tronto”, attigua ai mappali nn. 55, 834 e 141, Foglio 8 del Comune di San Benedetto del Tronto (di complessivi mq 2200) destinata a parcheggio in adiacenza all’Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto, riguardando il rilascio delle concessioni per l'uso del demanio Idrico di cui all’art.31 della L.R. 5/2006 aree catastalmente definite e mappate adiacenti ai corsi d’acqua, non essendo configurabile come tale l’occupazione di aree del demanio idrico di cui all’istanza in oggetto, riguardante aree del demanio idrico interne al corso d’acqua (alveo del torrente Albula, come tuttora riportato nelle mappe catastali, All. A) e comunque rientranti nei “lavori ed atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese” di cui all’art.96 del RD 523/1904;

di confermare - continua il decreto del Genio civile - quanto già prescritto all’’art.1 degli atti della Provincia di Ascoli Piceno, Settore Edilizia Scolastica e Patrimonio n.10894 del 04/08/2004 e del Settore Patrimonio, Genio Civile e Protezione Civile n. 331 del 05/10/2011, entrambi riferentesi alle stesse aree di cui sopra (rispettivamente, per una superficie di mq 1595 e per una superficie di mq. 605, attigue ai mappali 55-834 e 141 del Fg. 8 del Comune di San Benedetto del Tronto) ed aventi ad oggetto “Concessione demaniale inerente l’attraversamento del torrente Albula con passerelle in c.a. nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto” adibite a parcheggio, cioè l’obbligo per il concessionario di demolizione di tutte le opere costruite in caso di scadenza senza rinnovo;


di concedere, in considerazione della concreta utilizzazione ad uso pubblico delle opere interessate e della complessità procedurale e tecnico-operativa della demolizione delle stesse – ubicate nel centro abitato ed altamente antropizzato del Comune di San Benedetto del Tronto - e del ripristino dello stato dei luoghi coinvolti, una temporanea sospensione dell’intervento ripristinatorio;


di stabilire - ancora il dirigente del Genio civile - che entro il 31 dicembre 2024 dovrà essere elaborato un Piano di dismissione delle opere, adottando tutti gli accorgimenti necessari per salvaguardare la pubblica incolumità e assicurare il ripristino ambientale dell’area interessata, da concordare con l’Autorità idraulica competente;

di stabilire che, per tutto il periodo di occupazione dell’area fino al completo intervento ripristinatorio, dovrà essere versato il canone di concessione, in base all’importo che verrà comunicato annualmente;

di confermare le prescrizioni stabilite all’art. 6 degli atti concessori sopra dettagliati in merito alla prevenzione da danni a cose pubbliche e private e alla responsabilità in capo all’ASUR Marche Area Vasta 5 (ora AST di Ascoli Piceno) per eventuali danni arrecati, anche in conseguenza di fatti imprevisti ed imprevedibili non ad essa imputabili;


di dare atto che avverso il presente provvedimento di diniego - conclude il decreto del Genio civile - può essere presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) entro 60 giorni dalla data di notifica dello stesso, ovvero ricorso al Presidente della Repubblica entro il termine di 120 giorni".


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