"Lo sfortunato cittadino è morto sabato 12 luglio verso le ore 23 in un Istituto di riabilitazione nelle Marche nel quale era arrivato in gravissime condizioni di disabilità permanente ai tempi dell’incidente.
Ancora un cittadino che trova la morte nella maledetta struttura, buia, stretta, pericolosissima e teatro di numerosi incidenti stradali che nel tempo si sono susseguiti. Una scia di sangue che turba profondamente la comunità del quartiere Porto d’Ascoli Centro e dell'intera città.
Il comitato di quartiere Porto d'Ascoli Centro esprime vibrate protesta nei confronti di quanti preposti alla soluzione del gravissimo problema in atto, che peggiora giornalmente a causa di infiltrazioni d'acqua.
Giova ricordare che la struttura venne concepita negli anni '60 quando le esigenze della comunità Sambenedettese erano diverse.
Oggi, diversamente da ieri, è diventata obsoleta, pericolosa al transito delle auto, dei motocicli e dei cittadini, inadeguata ai tempi attuali, che richiedono una diversa struttura per soddisfare le accresciute esigenze della popolazione Sambenedettese e non solo.
Il comitato di quartiere nel corso degli anni è intervenuto numerose volte anche con sit-in di protesta, per richiamare l’attenzione degli organi preposti alla gestione del sottopasso, ovvero Comune, Provincia, Regione e Ferrovie dello Stato: iniziative e proteste rimaste sempre inascoltate.
Nel tempo le condizioni dell’importante viadotto - continua Core - sono notevolmente peggiorate. Allo stato attuale si rilevano zampilli di acqua simili ad una fontana, che stanno usurando la struttura, la quale necessita di un immediato intervento per la messa in sicurezza, atto a fermare questa gravissimo pericolo per cittadini".
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