Nel Romanzo vengono descritti e analizzati i fatti e le circostanze realmente accaduti in una famiglia di imprenditori agricoli che, a partire dagli anni '50, attraversano il periodo post fascista, quello industriale, post industriale, il terziario, fino all’intelligenza artificiale. Nel Romanzo sono inserite tredici poesie scritte dall’autore e sono rintracciabili quattro periodi letterari: il Verismo, il Romanticismo, il Positivismo e il Decadentismo, legati ai vari periodi storici che porteranno il lettore alla riflessione.
Il protagonista del Romanzo è il giovane Luca, ultimo di quattro figli di una famiglia povera di agricoltori, che ha trascorso la sua infanzia e gioventù in campagna, tra studio e infinite rinunce. Gli unici mezzi di locomozione erano una vecchia bicicletta cigolante e il calesse trainato da un cavallo. I lavori in campagna venivano eseguiti a mano o con rudimentali strumenti agricoli, trainati dai buoi, oggi esposti nei musei antichi della civiltà contadina, presenti in molte città italiane, tra le quali quella di Ripatransone, a testimonianza di un mondo e di un’epoca che mai più torneranno.
Nella narrativa, l’autore, fa emerge il contrasto tra la civiltà agricola del passato, quella del presente e quella del futuro, in relazione alla odierna società, che sta attraversando un marcato decadentismo. Una società in cui sono scomparsi i valori della famiglia e i principi morali, nella quale emergono un diffuso malessere che attraversa qualsiasi livello: sociale, politico, economico, industriale, nazionale e planetario.
Il Romanzo si conclude con il tema della solitudine, della vita, della morte e dell’aldilà. Qui info acquisto libro
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