Scarpantoni aveva mostrato la sua propensione verso le discipline artistiche già da adolescente, quando decorava in maniera estemporanea gli ambienti dell'oratorio della parrocchia Cristo Re di Porto d'Ascoli. Si era laureato in architettura nei primi anni Settanta presso l'Univesità la Sapienza di Roma, nella sede di Valle Giulia.
Tornato a San Benedetto aveva iniziato la sua attività professionale presso l'Uim Mobili di Pacchioli e Ciotti. Scarpantoni progettò in seguito la sede distaccata del Tribunale di via Togliatti e ridisegnò la struttura quando fu trasformata nel plesso della scuola Curzi. Da alcuni anni era il tecnico di fiducia dell'impresa Saxa, per la quale aveva progettato il villaggio Saxa nel quartere Sentina di Porto d'Ascoli e la ristrutturazione conservativa dell'ex birrificio della Forst di viale Colombo.
Era un uomo colto e preparato, deciso nel difendere le sue idee ma anche molto umano e per questo ripettato e benvoluto. Scarpantoni era impeganto su molti fronti. Era stato tra i soci fondatori della Pro Loco di San Benedetto, nel 2011 si era candidato nel Partito Democratico a sostegno del sindaco uscente, poi confermato, Giovanni Gaspari.
L'architetto era anche un esperto e appassionato liutato. Nel 2012 ricevette la Medaglie del Presidente della Repubblica per il festival "Liuteria per Amore Arte e Scienza" organizzato a San Benedetto. Nel 2015 gli era stato assegnato il Gran Pavese Rossoblù, un riconoscimento che significa la riconoscenza della cittadinanza sambenedettese per l'opera svolta nelle varie attività economiche, sociali, assistenziali, culturali, formative.
Scarpantoni lascia nel dolore la moglie Antonietta, i figli Fabio con Francesca, Luca con Elda, i nipoti Marco, Daniele e Massimo, la sorella Rosanna, i cugini Rino e Marisa.
I funerali si svolgeranno venerdì 6 dicembre alle ore 10 presso la chiesa Cristo Re di Porto d'Ascoli.
Articolo di FRANCO CAMELI
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