SAN BENEDETTO DEL TRONTO Sono giorni speciali per la Nazionale Italiana di Surf Adaptive, partita per i Mondiali che si tengono ad Huntington Beach, in California. Dopo un raduno intensivo a Somo, Cantabria, il team azzurro sfida le onde californiane, per rappresentare l’Italia e il valore dell’inclusività nello sport. I Mondiali di Surf Adaptive si svolgono dal 3 al 9 novembre.
Guidata dal tecnico sambenedettese Riccardo Curzi, una figura di spicco del surf italiano e fondatore della scuola Freaky Surf Movement a San Benedetto, la squadra si è preparata con passione e determinazione per questo evento mondiale. Curzi, con alle spalle anni di esperienza e impegno nella promozione del surf per tutti, ha lavorato a stretto contatto con gli atleti, creando un gruppo unito e forte, pronto a dare il massimo in ogni prova.
“Siamo fieri di rappresentare l’Italia e di portare avanti il messaggio che con passione e lavoro di squadra, ogni limite può essere superato”, afferma Curzi.
Riccardo, oggi 38enne, si è trasferito a Barcellona 10 anni fa, dopo avere concluso la sua esperienza di amministratore all'Americo Village, la concessione balneare sul lungomare di Porto d'Ascoli. Anche in Spagna ha aperto la palestra Freaky Surf Movement. Tutte le estati torna a San Benedetto per continuare l'attività di istruttore di surf, per tre mesi, presso la sua scuola che ha sede sulla spiaggia della Riserva Sentina.
Sette i surfisti convocati dalla FISSW, la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard: sono Lorenzo Bini, Roberta Galizia, Massimiliano Mattei, Stella Papetti, Mario Rivorio, Matteo Salandri e Marco Volpi.
Il team manager Cristiano Corsi ha contribuito a rendere possibile questa partecipazione con una gestione impeccabile e un supporto continuo agli atleti, permettendo loro di concentrarsi esclusivamente sulla gara.
Con 147 atleti totali in gara e 25 nazionali presenti, il mondiale para surfing rappresenta il massimo appuntamento per i surfisti con disabilità. Un’occasione unica per testare le proprie capacità e mettersi in gioco davanti ai migliori para-surfers del mondo, per la quale i rappresentanti azzurri si sono preparati al meglio svolgendo il raduno sulla costa cantabrica, in Spagna, tenuto alcune settimane fa. (Franco Cameli)
Commenti