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Grido d'allarme per il distretto sanitario di Porto d'Ascoli: "La Regione Marche vuole rottamarlo?"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO Sale il grido d'allarme per il futuro del distretto sanitario di largo Danubio, a Porto d'Ascoli, vicino al sottopasso di via Mare.

"E' la seconda volta in poco più di un mese che non posso fare le analisi del sangue perché la piattaforma informatica dell'Ast, dove l'infermiere registra i prelievi del sangue, non funziona", lamenta una donna.

Non solo il laboratorio analisi non funziona a dovere. Incalza un altro utente: "Qui in largo Danubio c'è anche lo sportello Cup per le prenotazioni delle visite, dei raggi, delle Tac e di tutte le prestazioni fornite dal Sistema sanitario nazionale, ma alcune volte ho trovato il Cup chiuso". 

Come mai? "Era chiuso - spiega l'uomo - perché al Cup di Porto d'Ascoli c'è una sola operatrice e quando va in ferie non viene sostituita. Ma c'è di peggio: quando all'ospedale manca il personale amministrativo, succede che spostino a San Benedetto l'operatrice del distretto di Porto d'Ascoli. Così lo sportello per le prenotazioni e i pagamenti di largo Danubio viene chiuso". LEGGI QUI

E ancora. "Sono un malato cronico, ho bisogno di fare il prelievo del sangue - racconta un pensionato - con cadenza regolare, ma capita che qui al laboratorio analisi dell'Ast di Porto d'Ascoli sia inceppato il sistema informatico, perciò in questi casi non si possono fare i prelievi".

Facciamo notare che ci sono i laboratori privati convenzionati con l'Ast, dove gli assistiti possono recarsi con l'impegnativa del medico curante: il privato viene poi rimborsato dalla Regione Marche.

"E qui casca l'asino", insiste una donna.
Si spieghi. "La Regione Marche ha finito i soldi - chiarisce la signora - per rimborsare i laboratori privati, per  cui io che sono esente dal ticket, poiché ho patalogie serie e un reddito basso, sono costretta a pagare le analisi. La Regione mi sa che piano piano andrà a rottamare il poliambulatorio di Porto d'Ascoli".

Il distretto sanitario di largo Danubio è di estrema utilità per gli anziani residenti che hanno difficoltà a spostarsi per problemi alle articolazioni o per altre patologie, ma il servizio dell'Ast non è efficiente. E quindi, in caso di urgenze, i pensionati sono costretti a recarsi al Madonna del Soccorso o in qualche laboratorio privato, dove però pagano le prestazioni anche gli utenti che sono esenti dal ticket. La Regione Marche, infatti, non ha ancora rifinanziato il fondo per rimborsare i privati.

Un discorso a parte merita lo stato di incuria delle mura esterne, imbrattato in maniera selvaggia dai writers. Una situazione che perdura da anni, ma nessuno si interessa a ripristinare il decoro.

 Ora ci si chiede se i politici locali in Regione e al Governo siano informati sulle criticità del polimabulatorio di Porto d'Ascoli. Cosa intendono fare? 

Articolo di FRANCO CAMELI  

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