Nuovo sottopasso di via Mare: il Comune propone un pontino ciclopedonale nel Parco Ristori, costa tre milioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO Dodici milioni per il nuovo sottopasso di via Mare, a Porto d'Ascoli. A tanto ammonta la somma per realizzare l'infrastruttura ex novo. Tali risorse dovrebbero essere investite dalle Ferrovie e dai ministeri romani, ma al momento non c'è traccia di questi fondi. Un sottopasso in sicurezza resta un sogno? Ci sono speranze o sono solo illusioni?
La speranza madre è di trovare dodici milioni. Ma ora si apre la possibilità di reperire tre milioni per realizzare un sottopasso ciclopedonale, largo tre metri, nella zona del Parco Ristori. Spostando i pedoni e i ciclisti nel mini-tunnel a nord di via Mare si potrebbero eliminare i passaggi pedonali laterali del sottopasso, che verrebbe allargato di un metro: in questa maniera si recupererebbe spazio per mettere in sicurezza il sottovia. Un'idea già avanzata in passato, che ora torna d'attualità.
Tutto ciò è emerso nel corso dell'assemblea pubblica organizzata dal comitato di quartiere Porto d'Ascoli Centro presso la sala riunioni del bar Savoir Faire di via Potenza, che è stata affollata dai residenti, richiamati dagli importanti e sentiti temi all'ordine del giorno (leggi qui). Le criticità del quartiere e i problemi risolti dall'amministrazione comunale sono stati illustrati con un video redatto dal segretario di Porto d'Ascoli Centro Devis Camilli.
Il presidente del quartiere Elio Core ha incalzato i rappresentanti del Comune di San Benedetto del Tronto: "Visti i costi proibitivi per il Comune è necessario che intervengano la Provincia di Ascoli e la Regione Marche per coinvolgere il governo e Rfi. Il sottopasso è vecchio e pericoloso. Ci sono stati incidenti che hanno causato due morti e un invalido permanente, i camion spesso si incastrano sotto al tunnel. Se il Comune ritiene che non ci siano le condizioni per ristrutturalo si pensi a una soluzione alternativa da qualche altra parte. E' urgente intervenire in quello che io chiamo il tunnel della morte".
In risposta al presidente Core sono intervenuti l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Capriotti e il consigliere Gino Micozzi. Costoro hanno ricordato che è stato aperto un tavolo di lavoro con la Regione, Rfi e il ministero dei Trasporti.
Micozzi: "Al momento è stato redatto un progetto preliminare per una nuova infrastruttura che verrebbe a costare 12 milioni. Il nuovo sottopasso è in stand by a causa degli alti costi, ma non è escluso che un giorno si trovi il finanziamento. In alternativa si è portata avanti l'idea di un pontino ciclopedonale di tre metri, più a nord del sottopasso, che verrebbe a costare tre milioni".
Intanto si riaprono le possibilità di risolvere il problema delle infiltrazioni nel sottopasso.
L'assessore Capriotti: "Abbiamo contattato il tecnico che ci è stato segnalato dall'arch. Alfredo Gazzoli, il quale ci darà indicazioni sul modo migliore per impermeabilizzare la falda acquifera".
Il quartiere continua a sperare che si arrivi a un progetto finanziato per il nuovo sottopasso, ma in città serpeggia il timore che resti un'illusione.
Hanno partecipato all'assemblea il presidente di Porto d'Ascoli Centro Elio Core affiancato dal direttivo del comitato di quartiere, l'assessore Capriotti, il consigliere Micozzi, la consigliera Barbara De Ascaniis, l'assessore al Commercio Laura Camaioni, il presidente dell'associazione dei commercianti PDA Shopping Center Davide Portelli, i presidenti dei quartieri Sentina e Agraria, rispettivamente Valerio Isopi e Luigi Piunti.
Articolo di FRANCO CAMELI
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