Aree dove si potrebbe realizzare la nuova pista di elisoccorso dal momento che tra qualche mese verrà aperto il cantiere per la realizzazione della casa e dell’ospedale di comunità in via Sgattoni nel quartiere Ragnola. Un’ipotesi al vaglio è l’area in via Val Tiberina che si trova a destra dopo il passaggio a livello di proprietà del Comune e che avrebbe una buona illuminazione anche in notturna.
Altra zona proposta è il parcheggio dello stadio Riviera delle Palme anche in questo caso una zona centrale e facilmente raggiungibile, mentre la terza ipotesi sarebbe un terreno attiguo al parcheggio che dovrà sorgere a ridosso della casa di comunità, sempre in via Sgattoni a Ragnola dove occorre reperire 40 posti auto e la volontà sarebbe quella di espropriare un terreno più ampio e lì oltre a realizzare gli stalli reperire uno spazio per far atterrare l’eliambulanza.
C’è anche una soluzione dal respiro più ampio quindi provinciale che invece prenderebbe in esame un’area che insiste su Monteprandone. Questo per l’immediato mentre in prospettiva l’idea sarebbe quella di realizzare una pista di atterraggio sopra al nuovo ospedale sulla costa, destinato a sorgere sempre su via Sgattoni, ma quest’ultimo caso non vedrebbe molto d’accordo la compagine tecnica quindi rimane da valutare e approfondire.
Va sottolineata l’importanza del servizio di elisoccorso che dal 2022 a oggi ha eseguito circa 150 interventi per prelevare pazienti vittime di gravi incidenti dalla piazzola di via Sgattoni e condurli presso gli Ospedali Riuniti di Torrette. E proprio nella delibera 569 della giunta regionale San Benedetto viene individuata quale sede nella provincia di Ascoli che, sulla base di analisi, risulta come sito dove occorre individuare ulteriori spazi da dedicare alla realizzazione di elisuperfici in modo da implementare la rete regionale e assicurare una maggiore capillarità territoriale sull’intero territorio marchigiano.
A occuparsi dell’area da destinare alla nuova pista è stato da sempre il consigliere comunale Domenico Novelli che si impegnò anche a intercettare l’attuale area di via Sgattoni per gli atterraggi, che venne realizzata con un contributo economico di 5.000 euro della ditta Mecaer Aviation Group e 2.000 euro dell'Avis comunale, somme con cui vennero effettuati gli asfalti e la recinzione mentre la recinzione, la sbarra e la cura del verde vennero garantite dal Comune. A giorni quindi si procederà a sottoporre all’Ast le varie soluzioni individuate per poi scegliere quella più consona.
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