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"Demolito villino Liberty per fare 12 appartamenti sul lungomare", la protesta degli ambientalisti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO "Dopo la trasformazione degli alberghi in residence, dopo l'abbattimento di fabbriche e vecchie case mono o bifamiliari per far posto a numerosi appartamenti, arriva anche il finale del villino Petrocchi abusivamente abbattuto in quanto in stile Liberty, che dopo alcuni anni di cause e contro cause, è stato reso disponibile per la realizzazione di ben 12 appartamenti". La protesta di Legambiente e Fermiamo il Consumo di Suolo reca la firma dello storico ambientalista Sisto Bruni. Nel mirino è finita l'ex Villa Petrocchi sul lungomare Marconi, in parallelo a via Volta. 

"La nostra città è al collasso, ma sembra - continua Bruni - che nessuno se ne renda conto. Il nostro sistema viario è rimasto quello degli anni 70, ma gli appartamenti sono cresciuti a dismisura con il conseguente aumento di automobili private.

Abbiamo forse un unico vantaggio, quello che alla nostra città non serve la zona 30 in quanto per attraversarla sia da sud che da nord, non si riesce a superare i 30 chilometri orari in quanto il flusso di autovetture private è pari al GRA di Roma nelle ore di punta.

Il coordinamento Fermiamo il Consumo di Suolo e Legambiente sono nuovamente a ricordare ai nostri amministratori di congelare tutti i mega progetti e le eventuali varianti che prevedono nuove edificazioni le quali comporterebbero solo l’aumento di seconde e terze case estive per i più abbienti, rimanendo per lo più sfitte per il resto dell’anno, e invece di concentrarsi sui progetti di mobilità sostenibile, dove gli spostamenti a piedi o in bici e con mezzi pubblici potranno sostituire quelli in macchina, e puntare decisamente sul trasporto pubblico capillare.

Riteniamo che lo sviluppo di una città non debba essere per forza realizzato con "case su case, mattoni e cemento", ma debba essere composto da quartieri multifunzionali in cui le imprese locali (negozi ed artigiani) potranno crescere, e dove le relazioni sociali potranno stringersi nuovamente. Solo così - la conclusione - si avrà un impatto positivo sull'ambiente e una migliore qualità della vita per i cittadini".

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma cosa può fare un semplice cittadino...che è consapevole più dei politici di questi enormi scempi...senza tenere conto di verde pubblico e servizi con centri di aggregazione x giovani e anziani .....proprio niente ...mi spiace che lasceremo solo cemento ai ns.nipoti....meditate gente..meditate☹️☹️