[VIDEO] Protesta al sottopasso di via Mare, Core: "I parlamentari Albano e Fede si muovano per trovare i fondi per il restyling"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO Si è svolto nella mattinata di sabato 20 luglio, senza ostacoli alla circolazione stradale, il sit-in di protesta al sottopasso di via Mare, a Porto d'Ascoli. Oltre ai cittadini sono intervenuti i rappresentanti del quartiere Porto d'Ascoli Centro, che ha organizzato l'evento, i presidenti dei quartieri Sentina Valerio Isopi, Mare Leo Sestri (leggi cosa ha detto Sestri) e il vice di Ragnola Giovanni Procacci.
Qual è il senso del sit-in? "Questa manifestazione - spiega il presidente di Porto d'Ascoli Centro, Elio Core - non è contro l’Amministrazione Comunale ma serve a sollecitare altri organi preposti quali: la Regione, la Provincia, il Ministero delle Infrastrutture e il Comune stesso affinchè prendano provvedimenti per un nuovo sottopasso o per la sua ristrutturazione.
Questo sottopasso è inadeguato alle nuove esigenze della popolazione, non solo di San Benedetto del Tronto, ma principalmente per Porto d’Ascoli. La popolazione negli ultimi tempi è cresciuto più di San Benedetto. Occorre in questo nuovo contesto una nuova viabilità, un nuovo arredo urbano, le isole pedonali per ridurre l’inquinamento ambientale e quello atmosferico. La sua ristrutturazione è una priorità per la città. Occorre metterlo in sicurezza".
Continua Core: "Ci sono stati due morti e diversi feriti tra i quali alcuni con disabilità permanente. È chiaro a tutti che il Comune di San Benedetto del Tronto non dispone di 11 milioni di euro. Debbono intervenire altri enti ed è questo lo spirito della manifestazione per sollecitarli a reperire i fondi. Sono state finanziate tante opere pubbliche in Italia e in questa città, e come tale può essere finanziato anche il sottopasso di via Mare. Come vengono reperiti i fondi per lo stretto di Messina, così lo Stato deve reperire fondi per il Sottopasso, ponendo fine ai pericoli e alle polemiche in essere da moltissimi anni. Il Comitato di quartiere ha apprezzato l’intervento di asfaltature di quel tratto, ma rimane pur sempre un problema strutturale, vecchio, obsoleto e non più idoneo alle moderne esigenze di questa città. Se il sottopasso non può essere ristrutturato per molteplici motivi, allora si prenda in considerazione lo spostamento di un nuovo sottopasso in altra sede del quartiere.Il problema del sottopasso è sentito dalla popolazione di San Benedetto e particolarmente da quella di Porto d’Ascoli. Dopo questa manifestazione, faremo una lettera al Prefetto e alle Ferrovie dello Stato, facendo presente la pericolosità per pedoni, bici, moto, auto. I cittadini - conclude Core - non molleranno fino a quando non vedranno realizzato il sottopasso. I parlamentari Lucia Albano e Giorgio Fede eletti nel nostro territorio si attivino per il reperimento dei fondi". (Franco Cameli)
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