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"Palazzi crescono come funghi e al Ballarin una colata di cemento", l'associazione 'Rigenera SBT' accusa l'amministrazione Spazzafumo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO "Rigenerazione urbana? tutt’altro: imperversa tanto cemento ovunque". L'associazione 'Rigenera SBT' torna a parlare del cemento che continua a sottrarre spazi al verde. E accusa l'amministrazione comunale di contribuire al triste primato di 'San Benedetto città più cementificata delle Marche'. Per 'Rigenera SBT' intervengono l'architetto Daniele Paolini e l'avvocato Gian Luigi Pepa.

La lettera aperta. "Noi di 'Rigenera SBT', dal nostro esordio, con il convegno sulla “Rigenerazione Urbana: opportunità e strategie per città resilienti”, del 16.5.22, dove è stata coinvolta l’amministrazione in carica, con piena partecipazione del Sindaco ed assessori, eravamo certi che quanto era emerso dalle relazioni di illustri professori universitari, fosse stato recepito a pieno dall’amministrazione in carica.

Invece, a distanza di due anni circa, osserviamo la mancanza totale di iniziative di rigenerazione urbana nella nostra città, ove imperversano abbattimenti di alberi e cementificazione.  

Noi di 'Rigenera SBT' siamo convinti che dovevano essere salvati tutti i Pini e non solo quei pochi rimasti e quest’operazione era possibile, perché i cittadini chiedono una dimensione urbanistica che tenga conto delle esigenze dei pedoni, con più marciapiedi, delle piste ciclabili e dei parcheggi ombreggiati, con meno traffico veicolare.

Copiare è già metà dell’opera, infatti ci sono delle città come ad esempio Rimini o Pescara, che seguono il nuovo orientamento sopra richiamato, per una città a dimensione d’uomo, dove verde e vivibilità diventano gli elementi aggiuntivi per una “Città ideale”, mentre a San Benedetto del Tronto, si naviga contro corrente.

La nostra denuncia: basta palliativi e finte iniziative, come l’aver piantato pochi alberi nel piazzale della scuola Curzi, che sono stati spacciati per rigenerazione urbana, invero è stata una operazione di facciata, ma non di sostanza.

Se dopo il convegno avessimo fatto l’esame a questa amministrazione sarebbero stati tutti bocciati, perché per loro il materiale principale è il cemento: palazzi su giardini privati, con taglio indiscriminato di alberi, edifici che crescono come funghi, con aumento delle cubature, senza rispetto per il verde e nessuna previsione per collocare i parcheggi, non solo pressione urbanistica fuori controllo, diffuso rischio di collasso abitativo.

Ed ora dulcis in fundo, sul prato di gioco dell’ex Ballarin, altra indiscriminata colata di cemento di una vera e propria platea armata al posto del verde e di fronte altra colata di cemento!

La previsione di un collegamento viario diretto, tra Viale Colombo e la rotonda f.lli Merlini e Grottammare, come lo stesso ing. Onorati aveva pronosticato 80 anni fa, si è volatilizzato con un brusco risveglio, quello della platea di cemento, che presuppone un effetto diga dei muri e degli edifici progettati dal Prof. Canali, che si staglierebbero interrompendo l’attuale ottima visuale. 

Tutto questo dimostra la totale mancanza di visione viabilistica, di transizione ecologica, altro che Rigenerazione urbana. Stiamo diventando la città più cementificata delle Marche.

In molte altre realtà urbane, il concetto di rigenerazione urbana è diventato un elemento fondamentale per migliorare la qualità della vita dei cittadini, valorizzare il patrimonio esistente e promuovere uno sviluppo sostenibile. Purtroppo, nella nostra città, sembra che questo termine sia del tutto sconosciuto. 

È urgente e necessario avviare programmi di riqualificazione delle aree degradate, migliorare le infrastrutture, incentivare il verde pubblico e promuovere progetti che possano rivitalizzare il tessuto urbano, rendendolo più vivibile e attrattivo.

Tali iniziative non solo contribuirebbero al benessere dei residenti, ma potrebbero anche stimolare l'economia locale e attrarre investimenti. 

Ci auguriamo che questa nostra richiesta possa essere presa in considerazione e che si possano avviare quanto prima consultazioni pubbliche per discutere e pianificare interventi concreti di rigenerazione urbana".

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