L’apertura dei lavori è stata affidata al Presidente del Comitato Giovanni Stracci. Ha esposto le necessità dell’adeguamento degli scenari in funzione delle rotte emergenti come quella balcanica e l’obbligo di pensare in modo non solo “tirrenico”, quindi con l’arretramento a due carreggiate dell'A14, non solo a tre corsie.
Subito si passa ai saluti del Sindaco Alessandro Rocchi che sostenendo l’iniziativa, auspica i cambiamenti infrastrutturali, mettendo l’accento sugli effetti negativi che avrebbe sul territorio il passaggio di treni tra cui i merci, ogni 8 minuti come previsti.
Si è subito passati all’Ing. Alberto Romagnoli, già Presidente albo Ingegneri di Ancona e ora Consigliere Nazionale dell’ordine degli Ingegneri, il quale ha illustrato ed evidenziato come lo sviluppo di un Paese corra sui binari ad alta velocità in uno studio necessità di tre anni di progettualità ma che ormai considera alle porte, ricordando purtroppo che altri paesi ci hanno superato sul tema.
Roberto Galanti segretario della Federazione Autotrasportatori PMMIA, accende i riflettori sul numero vittime e conclude sarcasmo: “Il Paradiso può attendere e l’autotrasporto no!".
Il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo d’Angelo, segnala che a fronte dell’antropizzazione della costa non ci sia stato un adeguamento infrastrutturale e chiede di puntare sull’innovazione perché tra 20 anni il mondo sarà diverso da come lo conosciamo adesso.
L’Ing. Giancarlo Avaro presenta una lettera a lui affidata dall’arch. Alfonso Gurreri, specialista per grandi opere tra le più importanti a livello nazionale, dove si ribadisce l’importanza di una completa connessione con i variegati territori interessati, quindi Avaro fa seguire la sua relazione auspicando che si faccia sistema tra tutti gli ordini professionali coinvolti e che intendano farlo, e il tutto faccia leva sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica).
L’Ing. Giuseppe Silvestri, neo membro del Comitato, ricorda che l’Italia è indietro ed urge ribaltare il paradigma delle finanze perché la dorsale ha necessità di opere di rilievo.
L’Ing Nazzareno Straccia raccontando della sua esperienza lavorativa in Danimarca mette l’accento su come i tempi di percorrenza disincentivino il turismo. Sergio Marchei della Fnaarc, Associazione agenti di commercio, racconta i rischi di chi lavora sulle strade picene.
L’imprenditrice Graziella Ciriaci, candidata alle elezioni europee, spiega che la sua azienda centenaria di Ortezzano, denuncia la mancanza di connessioni logistiche, cosa che porta gli imprenditori a riversare gli investimenti sulla dorsale tirrenica, per essere più competitivi, impoverendo di conseguenza i nostri territori contribuendo ai loro spopolamenti.
Carlo Ciccioli, consigliere regionale, anche lui Candidato alle europee, affida a un video messaggio le sue parole in cui propone alla politica di lasciare spazio ai tecnici affinché valutino gli scenari perché il mediterraneo, i traffici merci e le infrastrutture hanno necessità di avere una visione tesa alla risoluzione dei problemi dei flussi.
Infine il Sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo come ultimo intervento chiude con un appello: “Togliamoci lo stemma politico, non è più momento di vivere di luce riflessa, per i nostri figli che non hanno aspettative e vanno via a cercare fortuna altrove”.
Dopo i relatori Leo Bollettini, moderatore del Convegno, lascia la parola al pubblico per cui si sono succeduti Germano Polidori, Natalino Mori, Massimiliano Ripamonti e il giornalista Giuseppe Buscemi, tutti a sollecitare la continuazione dei lavori.
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