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"Stanno uccidendo lo sport a San Benedetto", Traini e Bagalini (FdI) accusano l'amministrazione comunale


SAN BENEDETTO DEL TRONTO "Cittadini e Associazioni costretti a sostenere costi elevati in cambio di strutture al limite dell’agibilità e con scarsi servizi dovuti alla grave carenza del personale: Stanno uccidendo lo Sport", lanciano l'allarme i consiglieri comunali di FdI Andrea Traini e Nicolò Bagalini.

"San Benedetto del Tronto - continuano i meloniani - la città più cara delle Marche per la pratica sportiva, sconfessati gli impegni presi in campagna elettorale, invece di rendere lo sport un valore sociale il Comune ci vuole fare Business. Questa non è la strada giusta.

La sensazione palpabile è che la Giunta Spazzafumo non abbia alcun interesse per lo sport e per la realizzazione delle opere pubbliche ad esso connesse.

Prezzi altissimi che hanno scatenato le proteste di molti cittadini e società dilettantistiche che, con queste tariffe, rischiano di dover dire addio ai sogni e alle gioie che solo lo Sport può regalare.

Per non parlare dei servizi forniti dall’Ente Comunale, che possono dirsi irrisori. Basti pensare agli orari di apertura della Piscina Comunale per il nuoto libero: 36 ore settimanali! Quando Ascoli Piceno e Grottammare ne offrono 80, Massignano 86 e Fermo 69. Numeri che fanno riflettere e che spesso conducono il cittadino sambenedettese a dover rinunciare all’attività sportiva.

La situazione, peraltro, non migliora per quanto concerne il Palazzetto dello Sport, struttura ormai al limite dell’agibilità, per il quale nell’ultimo Bilancio di Previsione non è stato previsto alcuno stanziamento e dove gli sportivi e le associazioni che lo frequentano sono sul piede di guerra e lanciano l’allarme: Lo sport a San Benedetto del Tronto sta morendo".

Ancora Traini Bagalini: "A riprova della poca attenzione per il settore sportivo basterebbe prendere a riferimento gli ultimi due flop di questa Amministrazione: il finanziamento perso per la piscina esterna del bando ”Sport e Periferie” di 700.000 Euro e la bocciatura per il Challenger Atp di tennis per carenza dei requisiti tecnici dell’impianto sportivo (Tennis Maggioni, ndr), facendolo così saltare dopo 14 anni!

Per rendere maggiormente attrattiva la nostra Città - l'amara conclusione - bisognerebbe investire anche sullo Sport ma, a quanto pare, questo non risulta essere prioritario per chi ci amministra".


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