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Caso Start, Barlocci e De Vecchis presentano l'esposto al prefetto: "Violato il principio di pari opportunità"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO Parte l'esposto al prefetto di Ascoli e al Ministero sul caso Start. I consiglieri comunali di minoranza Luciana Barlocci e Giorgio De Vecchis hanno presentato la denuncia perché, secondo loro, nelle recenti nomine non sarebbe stato rispettato il principio delle pari opportunità.
"I sottoscritti Consiglieri Comunali - fanno sapere Barlocci e De Vecchis - hanno provveduto ad inviare un esposto al Prefetto della Provincia di Ascoli Piceno, Dott. Sante Copponi e al Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella persona della Ministra Eugenia Maria Roccella.
Nella nota abbiamo evidenziato che sia nel caso della partecipata pubblica Start Plus, che in quello della Start S.p.a. di recentissima nomina, risulta  violato il principio di pari opportunità, costituzionalmente garantito dall’art.51 Cost e del rispetto del principio dell’equilibrio di genere Legge 215/2012.
La risposta delirante, fornita  dal Sindaco  in occasione del Consiglio  Comunale del 2  Marzo scorso, in merito al rinnovo del CDA della Start S.p.a., dove Spazzafumo giustifica la scelta asserendo che    la normativa sulla parità di genere  è applicabile alle società a controllo pubblico e  che la Start ritiene di non rientrare nel novero delle società a controllo pubblico in quanto non esiste la formalizzazione di un controllo pubblico congiunto, ci lascia basiti ed attoniti.
Una società , la Start S.p.a. , le cui quote sono completamente possedute da Enti pubblici :
 Comune di San Benedetto del Tronto al  28,79% , Comune di Ascoli Piceno 32,24 %, Provincia di Ascoli Piceno 32,96 % e  altri  8 Comuni della Vallata del Tronto che complessivamente detengono quote azionarie pari al 6,01% . 
 Spazzafumo che in qualità di Sindaco della nostra città e che ne è  pertanto anche  il legale rappresentante e ne tutela i diritti  -almeno dovrebbe-   omette volontariamente il controllo su un assett importantissimo.  Una società completamente pubblica , con un capitale sociale di 15  milioni di euro ,  che si occupa del trasporto  su ruote del territorio provinciale. 
Ancora una volta il Primo cittadino , non cura  gli interessi dei legittimi proprietari della società che sono i  suoi concittadini, ma preferisce  accettare supinamente le scelte del centro-destra  ascolano e regionale , come si evince chiaramente dal verbale dell’assemblea dei Soci del 20 Febbraio 2024, laddove non emerge in alcun passaggio la problematica del controllo pubblico.
D’altronde,  la risposta  fantasiosa del Sindaco si scontra con le evidenze degli atti prodotti anche dalla sua amministrazione. 
Dall’anno della sua fondazione la Start ha fatto SEMPRE parte del perimetro di consolidamento delle partecipate a totale controllo pubblico.
 Vuole forse dirci che il Bilancio Consolidato di questo Ente è un falso?
 Anche al lettore meno attento,  non può sfuggire  che la politica delle “poltrone”, che utilizza i consigli di Amministrazione delle Partecipate pubbliche,  per collocare le proprie pedine laddove il merito è requisito secondario, ha la meglio anche sul rispetto delle norme . 
Spazzafumo, che per il suo ruolo istituzionale dovrebbe essere il primo tutore ed osservante delle disposizioni di legge ed essere un esempio nei confronti della comunità,  è anche colui che le  disattende con pervicacia, ignoranza  e strafottenza procurando a questa città l’ennesima figura barbina.
Favorevole addirittura all’ aumento del numero dei membri del Consiglio di Amministrazione da 3 a 5, anch’esso blandamente giustificato con il “grande lavoro che attende l’azienda per la partecipazione alle future gare e per l’importanza di un miglior raccordo sul territorio”  con gli con ulteriori aggravi del Bilancio della Partecipata gravata già da una situazione precaria e più volte evidenziata anche dagli stessi dipendenti,  al punto di ratificare il Bilancio 2022 solo alla fine del 2023,  ed in barba al principio del contenimento dei costi che è alla base della buona condotta di un Amministratore Pubblico.
Spende e spande il Sindaco. Tanto alla fine sono i cittadini che pagano. 
Di certo non un buona condotta  quella di Spazzafumo, la cui prosecuzione del  mandato è appesa esclusivamente  al suo voto, che si auto assolve per qualsiasi  mancanza, tirato per la giacchetta a rotazione dai soggetti della  maggioranza silente e prona  quando si tratta di votare inguardabili  scempi ma incredibilmente attiva quando c’è da mantenere le proprie poltroncine, suddita sia del governo ascolano che ci detta legge e di cui stiamo diventando una colonia , che di  quello Regionale che tratta la nostra città come una Cenerentola e la situazione dell’ Ospedale Madonna del Soccorso  ne è lo specchio evidente.

 Spazzafumo - in cui anche i sottoscritti purtroppo avevano fortemente creduto -  spacciatosi per colui il quale avrebbe lavorato  senza alcun  condizionamento politico ma esclusivamente per il bene della nostra città,  si è rivelato un bluff.
 Sicuramente  un abile venditore-ammaliatore,  ma più che certo visti i risultati ed i comportamenti,  un meno che mediocre amministratore il quale potrebbe rinfrancarsi- quantomeno moralmente-  dai propri concittadini esclusivamente  rimettendo le dimissioni della guida di questa città, che merita di certo - concludono - una figura  più coerente, più rappresentativa  e più rispettosa dell’interesse pubblico". 

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