Bolkestein, Marini (PD) accusa il senatore Gasparri: "Fu il centrodestra a recepire la Direttiva comunitaria"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO "Uno che conosce San Benedetto non direbbe mai che le capacità amministrative dell’ex sindaco Piunti siano riconosciute e apprezzate in città", il presidente del Circolo Nord del Pd Alessandro Marini va all'attacco del senatore Maurizio Gasparri.
"Ci sarebbe da sorridere - l'affondo di Marini - dinanzi alle parole del senatore Gasparri intervenuto a San Benedetto qualche giorno fa assieme al gotha di Forza Italia per parlare di direttiva Bolkestein e concessioni balneari, se non fossimo di fronte ad un tema che coinvolge migliaia di imprese in tutta Italia e tantissime famiglie sambenedettesi.
Autoproclamatosi Masaniello dei giorni nostri, infatti, l’esponente forzista è venuto in Riviera promettendo sostegno e ulteriori (o meglio ennesime) interlocuzioni con l’Europa, confidando forse in un’amnesia collettiva rispetto al fatto che fu proprio il quarto governo Berlusconi, dove lui era in maggioranza e Giorgia Meloni ministra, nel 2010, a recepire la tanto contestata direttiva.
In attesa del voto europeo, termine fino al quale confida forse di congelare il malcontento della categoria, ammette candidamente di voler continuare intanto a mandare letterine e controdeduzioni in Europa, in cui, però, vengono ritoccati al rialzo i numeri della costa del Belpaese, che magicamente sono aumentati di 3000 chilometri e in cui non si tiene conto né di quella effettivamente bassa e sabbiosa nè della profondità richiesta dai piani spiaggia per essere in grado di ospitare un eventuale stabilimento balneare.
Forse a San Benedetto, per restare in casa nostra, il buon Gasparri vedrebbe di buon occhio una bella colata di cemento alla Sentina o in quelle risicate spiagge libere rimaste sul lungomare.
L’ennesima procedura di infrazione e l’ennesima presa in giro per la categoria si sarebbero potute evitare, invece, affrontando realmente la questione ovvero emanando i decreti attuativi della legge sulla concorrenza e individuando i criteri dei bandi, riconoscendo allo stesso tempo i sacrosanti indennizzi a coloro che ne hanno il diritto.
Ma vorrebbe dire dare prospettive e certezze, indirizzare la riqualificazione ambientale, sostenere i territori anziché parlare alla pancia delle persone e lucrare consenso spicciolo.
Fa specie, purtroppo, che perfino il presidente regionale della Confesercenti sembra aver abboccato alle vuote promesse del senatore forzista, a tal punto da augurarsi e dichiarare pubblicamente che confida che siano le destre a vincere le prossime elezioni europee. Confidiamo sia un lapsus e che segua una immediata smentita da parte di chi dovrebbe ricoprire un ruolo super partes".
"Tornando a Gasparri - la stoccata finale di Marini - è palese la sua poca conoscenza della realtà sambenedettese: da uno che candidamente si spertica nell’affermare che le capacità amministrative dell’ex sindaco Piunti siano riconosciute e apprezzate in città non potevamo aspettarci altro".
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