Passa ai contenuti principali

Sanità: meno 30 milioni, Bisceglia (PD): "Al Madonna del Soccorso chiude la medicina d'urgenza?"


 
SAN BENEDETTO DEL TRONTO "Continuiamo ad assistere a notizie per certi aspetti drammatiche sulla sanità locale", afferma Gilda Bisceglia responsabile comunicazione PD Circolo Nord - San Benedetto del Tronto.

"Una delle preoccupazioni maggiori degli ultimi giorni - continua Bisceglia -  è la paventata chiusura o il ridimensionamento del reparto di Medicina d’Urgenza, da sempre uno dei fiori all’occhiello della sanità sambenedettese. Tant’è che negli anni passati lo stesso modello organizzativo veniva osservato per essere riproposto ed applicato anche in altri nosocomi delle Marche.

Le notizie che oggi giungono dagli operatori sanitari all’interno dell’ospedale e dai pazienti, ci inducono a prendere una posizione molto forte contro la chiusura o il ridimensionamento del reparto, che porterebbe a condizioni ancor più drammatiche delle già precarie condizioni in cui versa il pronto soccorso ma anche alcuni reparti specialistici.

La notizia comparsa sulla stampa qualche giorno fa, relativa al mancato finanziamento di circa 30 milioni di Euro che, per i più avvezzi, assomiglierebbe tanto al disavanzo dell’AST numero 5, ci pone in forte preoccupazione, perché mai le precedenti Aziende o Aree Vaste avevano accumulato un disavanzo tanto pesante. A completare un quadro già fin troppo fosco, ci giunge inoltre notizia che tra i vari tagli ci sarebbe un ridimensionamento pari al 20% per l’Assistenza Domiciliare Integrata e per la residenzialità degli anziani. Non può sfuggire a nessuno che questo andrebbe a colpire categorie fragili. 

Chiediamo pertanto alla Direttrice Generale Natalini di smentire categoricamente iniziative di questo genere. Al contrario, se fossero confermate, il PD si troverebbe costretto - conclude Gilda Bisceglia - ad alimentare un’azione di protesta, già ampiamente in atto da parte delle organizzazioni sindacali, per contrastare la mancata tutela delle categorie più fragili e della sanità pubblica in generale".

Commenti