Questione Natura torna a fare sentire il proprio dissenso attraverso il presidente Roberto Cameli a cui si è subito associata la Fiab San Benedetto del Tronto.
"Preserviamo il patrimonio arboreo di San Benedetto del Tronto e la sua identità: diciamo no all’abbattimento dei Pini di Via Mare e alla successiva piantumazione delle palme", afferma Cameli.
"I Pini di via del Mare a Porto d’Ascoli - continua - sono sani e non creano pericolo per gli abitanti. È quanto emerge a seguito di una verifica condotta da un agronomo su incarico delle associazioni ambientaliste sambenedettesi impegnate a difendere le tipiche essenze arboree che da sempre caratterizzano la nostra città.
I “Pini di via Mare” rappresentano un unicum per San Benedetto del Tronto, poiché da essa si collegano alle tante pinete presenti sul territorio, creando un ecosistema di vitale importanza. Svolgono un efficace servizio di riduzione di anidride carbonica e rilasciano ossigeno". Noi chiediamo un’ulteriore volta all’amministrazione comunale e al Sindaco di fare la scelta giusta ed intelligente e di dare ascolto ai consigli degli esperti, quindi di non sostituire i pini di via mare con le palme.
Riteniamo che sostituire i pini con le palme ci porterebbe 100 anni indietro nel tempo. Basta guardare Miami: la palma è stata classificata come pianta inadatta per le città e anzi causa di poca resilienza dei territori, che vengono snaturati e privati degli alberi autoctoni. E la Natura non fa nulla a caso. Indovinate con quali piante Miami sta sostituendo le palme? Querce, cedri e soprattutto… pini.
Per tali ragioni Miami oggi deve rappresentare per noi un esempio di pianificazione delle città - ancora il presidente di Questione Natura - e del verde urbano, attraverso la natura, il verde e i pini. Quello che vi chiediamo è, al fine di evitare di trovarci totalmente impreparati di fronte ai sempre più frequenti eventi estremi causati dai cambiamenti climatici, di non abbattere i pini di Via Mare e, soprattutto, di non sostituirli con le palme, per le ragioni che abbiamo esposto. Vi chiediamo anzi di proteggerli e di assicurare loro una vita longeva e sana. Lo chiediamo principalmente per il benessere - conclude Roberto Cameli - e la salute di tutti gli abitanti e i visitatori di San Benedetto".
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