Passa ai contenuti principali

"Quanti posti letto? quanti ricoveri? vogliamo i dati", Salviamo il Madonna del Soccorso scrive alla direttrice dell'Ast Natalini


 SAN BENEDETTO DEL TRONTO Una lettera aperta per la direttrice dell'Ast Ascoli Piceno, Nicoletta Natalini (foto), in merito ai dati degli ospedali di San Benedetto e Ascoli Piceno. La missiva reca la firma del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso.

"Due settimane fa il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” - si legge - Le ha chiesto a mezzo p.e.c. di poter disporre dei dati per i due ospedali dell’Azienda, relativi all’anno 2022, suddivisi per singoli reparti. Nello specifico ci interesserebbe conoscere il numero dei posti letto, il numero dei ricoveri, il numero delle giornate di degenza per ciascun reparto. Tali dati sicuramente saranno da tempo registrati nel sistema informatico e la loro stampa potrebbe richiedere, al massimo, mezz’ora di tempo.

 Dopo dieci giorni dalla nostra comunicazione abbiamo reiterato la richiesta con una seconda p.e.c. L’abbiamo anche informata dei timori per voci, che vogliamo ancora definire vergognose, secondo le quali Le sarebbe stato intimato, da quegli stessi politici che negli anni passati hanno man mano impoverito il Madonna del Soccorso (di posti letto, di personale, di attrezzature) di non fornire assolutamente questi dati al Comitato «per evitare che possano essere usati pubblicamente per un corretto dibattito sulla sanità». E concludevamo anche di essere «certi che la Sua indipendenza e la Sua integrità siano fuori discussione».      


Purtroppo ad oggi da parte Sua non abbiamo ricevuto alcun dato e alcuna comunicazione. Il Comitato ritiene che tutti i cittadini abbiano il diritto-dovere, e questo lo ribadiremo sempre con forza, di conoscere i dati basilari sull’attività degli ospedali pubblici e, soprattutto, quelli che riguardano la loro Provincia di residenza. Questo perché senza quei dati tutte le discussioni sulla sanità, sui suoi problemi e sulle loro possibili soluzioni, sono solo vuote e sterili chiacchiere, alimentate da politici che mirano unicamente al personale bacino elettorale, anche in pregiudizio dei territori limitrofi. 

Sotto questo aspetto sono illuminanti le parole pronunciate la scorsa settimana dal dottor Aldo Salvi, ex primario del Pronto Soccorso di Torrette, indicato come prossimo Sottosegretario in Regione: «Non è mia abitudine esprimere valutazioni che non avessero il supporto di dati numerici… giudizi che scaturiscono dopo aver elaborato e studiato i numeri relativi».

 L’esperienza vissuta in questo territorio è, per il passato, totalmente negativa: scelte fatte sottobanco – 43 posti letto cancellati dall’oggi al domani senza che i cittadini ne fossero a conoscenza –, affermazioni totalmente sbagliate sotto l’aspetto tecnico – “Non può esserci l’UTIC se non c’è l’emodinamica” –, o false – “Ringraziamo Dio che a San Benedetto non ci sia l’UTIC perché non c’è neanche la Rianimazione” fino alla recentissima bufala: “400 nati nel 2023, dimezzate le nascite” –, oltre a servizi sottratti d’imperio e molto altro. Si tratta sempre di decisioni prese senza alcun dato.           

Per questi motivi Le chiediamo pubblicamente se voglia cortesemente (e doverosamente) fornirci i dati – scelta già effettuata dal dottor Milani nel 2019, con i dati dal 2015 al 2018 – oppure se ritenga fuori discussione ottemperare a questa richiesta. In questo secondo caso dovrebbe spiegare, prima di tutto ai cittadini, le cui tasse pagano la sanità pubblica, e poi al Comitato, la motivata decisione del Suo rifiuto. Ciò pur non avendo noi richiesto dati sensibili, anche se sappiamo bene quanto sia sgradita e sgradevole la divulgazione di taluni di essi in quanto permetterebbero una corretta riorganizzazione ospedaliera e il venir meno di un annoso squilibrio, di cui Lei non è certo la responsabile, creato ad arte e sempre mantenuto in danno del Madonna del Soccorso".             
Conclude il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso: "Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro, perché del silenzio come risposta siamo anche abbastanza stanchi, e Le porgiamo cordiali saluti".
   

Commenti