Scuola, dopo l'estate l'allarme pidocchi tra i banchi: il parere del pediatra delle "Bandiere verdi" Italo Farnetani
Il pediatra Italo Farnetani: "In azione anche al mare, così si rischiano più casi a scuola". Sono l'incubo delle mamme. Il loro 'posto del cuore'? Senza dubbio le scuole. E l'illusione è di potersi sbarazzare di loro almeno nelle vacanze estive. Ma, a sorpresa, non è così. I pidocchi sono stati ospiti indesiderati anche sotto l'ombrellone questa estate per molte famiglie italiane.
"Sono giunte già alcune segnalazioni da parte dei pediatri, riscontrate durante le verifiche della situazione delle Bandiere verdi", il riconoscimento che viene dato dai medici dei bimbi alle spiagge a misura di bambino, spiega all'Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani che conferma la presenza di segnali di incremento dei casi di pediculosi.
Farnetani è di casa a San Benedetto del Tronto, dove arriva ogni estate a consegnare la Bandiera verde al Comune. Nel 2008 ha ideato il riconoscimento "Bandiere verdi" per identificare le spiagge che, secondo le indicazioni dei pediatri, sono adatte ai bambini. Farnetani presiede l'International Workshop of Green flags.
Del resto, come ha chiarito la scienza, l'idea che l'estate non sia la loro stagione è un falso mito, uno dei tanti che li riguarda: nel caldo di luglio e agosto c'è la temperatura ideale per farli proliferare e il resto lo fa la vicinanza fra le piccole teste, che in estate continua serenamente fra una nuotata e un gioco sulla sabbia. Un'analisi pubblicata su una rivista scientifica canadese e presente negli archivi dei National Institutes of Health (Nih) rivela che bastano 30 secondi: è questo il tempo necessario perché i pidocchi si spostino da una testa infestata all'altra. E al suono della prima campanella, "basta solo un bambino" che li porti inconsapevolmente a spasso fra i banchi per dare inizio alla diffusione, conferma Farnetani. Con l'aumento dei casi estivi, il rischio di maxi infestazioni "già nei primi giorni di scuola è da considerare", spiega, anche perché quest'anno si aggiunge un fattore 'economico'.
Già l'andamento storico, evidenzia il professore ordinario di pediatria dell'Università Ludes-United Campus of Malta, "mostra che, se l'estate è in genere un periodo a bassa mobilità di pediculosi, fermo restando che le infestazioni si verificano in ogni periodo dell'anno, la ripresa delle scuole coincide con un incremento. E il calo del Pil oltre le attese registrato nel secondo trimestre, così come la diminuzione degli acquisti, sono segnali non positivi anche su questo fronte. Perché ci saranno persone che non si sono potute permettere di acquistare, fra i vari beni, anche i prodotti per trattare e debellare la pediculosi.
E pure questo elemento può nascondersi dietro un trend in crescita delle infestazioni. E' già successo in passato, durante la crisi economica del 2008-2009". L'invito del pediatra ai genitori è quindi quello di "prestare particolare attenzione in vista del ritorno fra i banchi".
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