"Basta morti al sottopasso di via Mare", è l'ora del sit-in di protesta del quartiere Porto d'Ascoli Centro

 SAN BENEDETTO DEL TRONTO Dopo le parole il quartiere Porto d'Ascoli Centro passa ai fatti. E fissa per le ore 11 di sabato 16 settembre il sit-in di protesta al sottopasso di via Mare. Gli organizzatori assicurano che non sarà bloccato il traffico, ma verrà fatta una manifestazione sul posto con striscioni, slogan e fonica. All'appuntamento sono stati invitati tutti i comitati di quartiere di San Benedetto. La comunicazione è stata inviata alla Questura e alla Polizia municipale.  

"Il sottopasso di via Mare è una priorità assoluta per la città", spiega il presidente di Porto d'Ascoli Centro Elio Core. "La riqualificazione dell'infrastruttura - ricorda - è stata sempre inserita nei programmi elettorali dei vari candidati sindaco, ma nessuno ha mantenuto la parola". 

Core si fa scuro in volto: "Ci sono stati due morti al sottopasso, mentre un uomo coinvolto in un incidente lo scorso 1° aprile è ancora coma. Cosa aspetta l'amministrazione comunale per metterlo in sicurezza?".

Ancora il presidente di Porto d'Ascoli Centro: "Il Comune ha in programma di riqualificare alcune zone del centro. E' il caso che investa anche per il sottopasso, che oserei definire l'imbuto della morte. Se l'amministrazione non ha la possibilità di sistemare l'infrastruttura, indichi un'altra location in cui costruire un nuovo sottopasso".

Insiste Core: "Il sottopasso di via Mare è l'unico sfogo verso il litorale di tutta la zona sud della Riviera, ma è pieno di buche, di perdite di acqua, visibilmente degradato e obsoleto: merita attenzione da parte dei governanti. Un turista che si trova a transitare nel sottovia, non riporta una buona impressione della nostra bella Riviera".

Conclude Core: "Abbiamo invitato a partecipare al sit-in di protesta tutti i comitati di quartiere di San Benedetto del Tronto perché il sottopasso non è di Porto d'Ascoli ma dell'intera città: basta incidenti, basta morti". (Franco Cameli)