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Nuovo ospedale a Ragnola: la Provincia di Ascoli non firma la convenzione con Regione e Comune

SAN BENEDETTTO DEL TRONTO La Provincia  di Ascoli Piceno non firmerà la convenzione per realizzare il nuovo ospedale a Ragnola. Lunedì 24 luglio alle ore 11:30 nella sala consiliare di San Benedetto sarà sottoscritto l'accordo  di collaborazione del nuovo complesso ospedaliero previsto nel quartiere Ragnola di Porto d'Ascoli. Ci saranno, tra gli altri, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo. Era stata annunciata la presenza del presidente della Provincia Sergio Loggi, che però diserterà l'appuntamento. 

"Con riferimento alla firma della convenzione per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero nel comune di San Benedetto del Tronto, l’Amministrazione provinciale - spiega Loggi -   ha ritenuto opportuno inviare una nota di chiarimento alla Regione Marche. In tale documento, si precisa che “non si riscontra al momento alcuna competenza specifica della Provincia da adottarsi tramite convezione.”

Pertanto, gli eventuali adempimenti dell’Amministrazione Provinciale rispetto all’iter di realizzazione del nosocomio in questione, sarebbero costituiti da valutazioni e pareri di natura prettamente urbanistica e ambientale. Tutte procedure già note, definite e contemplate dalla normativa vigente. Il documento di per sé non può derogare dalle attribuzioni di legge. Alla luce di questo, non si ravviserebbe quindi la necessità di ricorrere ad ulteriori strumenti ed accordi che richiamiamo, peraltro, competenze della Provincia in maniera generica senza entrare nel merito amministrativo ed operativo degli atti da mettere in campo". 


Loggi rimprovera Spazzafumo per non avere coinvolto i Comuni del comprensorio. "Se, invece, il documento ricerca una legittimazione di indirizzo politico, quest'ultima è bene che passi attraverso una condivisione con i sindaci dell'assetto Sanitario Piceno.

Ciò doverosamente premesso si ritiene che, prima di predisporre schemi di accordi e protocolli da firmare, sarebbe stato auspicabile e più produttivo dal punto di vista istituzionale organizzare un momento di confronto con tutti i sindaci dei comuni ricadenti nell’ambito AST. Tutto ciò, non solo con l’obiettivo di definire, in maniera sinergica, condivisa e più fruttuosa percorsi e procedure, ma anche per approfondire, con il contributo dei sindaci e di altri soggetti operanti nel campo della sanità, una tematica così rilevante per l’intera comunità provinciale. D’altra parte la conferenza dei sindaci dei comuni compresi nell'ambito territoriale di ciascuna azienda territoriale locale esprime i fabbisogni sociosanitari delle comunità locali e la loro presenza è prevista anche dalla legge 8 agosto del 2022 della Regione articoli 8, 9 e 10.

In ogni caso, l’Amministrazione Provinciale è impegnata a favorire e concretizzare ogni soluzione volta a realizzare nuove strutture sanitarie e potenziare e migliorare i servizi ed i presidi a tutela della salute dei cittadini e dei territori del piceno. In questa prospettiva, anche per quanto riguarda tale iter, la Provincia - conclude Loggi - è pronta a svolgere il ruolo che le compete e a fare, dal punto di vista tecnico ed amministrativo quanto necessario, nell’ambito delle proprie prerogative istituzionali".

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