SAN BENEDETTO DEL TRONTO Il progetto del parcheggio Saxa in via del Cacciatore è stato protocollato nel Municipio di viale De Gasperi. "Secondo noi non ci sono le condizioni per realizzare l'area sosta. Se gli amministratori vogliono realizzare qualcos'altro rispetto all'area verde prevista dal Prg, devono riunire il Consiglio comunale e cercare la maggioranza dei voti su quello che loro vogliono fare". Lo ha detto Paolo Canducci, consigliere del gruppo Europa Verde nel consesso civico di San Benedetto. L'occasione è stata data dall'assemblea pubblica che si è svolta mercoledì 26 luglio nella sede del quartiere Mare di Porto d'Ascoli. Che l'argomento fosse scottante lo si è capito dalla folta presenza di pubblico: sicuramente una delle assemblee più partecipate degli ultimi anni.
Gli argomenti all'ordine del giorno vertevano su aree verdi, Prg e in particolare sulle criticità di Porto d'Ascoli: dal parcheggio Saxa al degrado del sottopasso di via Mare.
"Il problema dell'area di via del Cacciatore - ancora Canducci - si trascina da trent'anni: i sindaci Perazzoli nel '96 e Gaspari nel 2006 diffidarono la proprietà a cederla come previsto, ma la proprietà contestava l'ente lamentando la mancata sottoscrizione di una convenzione.
Ora è arrivato il progetto del parcheggio che secondo noi non si può fare perché si tratta di una zona D4 che andava ceduta al Comune: manca solo l'atto formale di cessione. La ditta vuole procedere con l'articolo 48 delle norme tecniche di attuazione del Prg, ma secondo i nostri approfondimento il sito non è privato proprio perché è area D4, per cui necessita di variante - insiste Canducci - che deve essere approvata dal Consiglio comunale".
"La Saxa ha costruito un complesso residenziale in via del Cacciatore, al confine con la Riserva Sentina. L'impresa doveva versare al Comune tre milioni di euro. Dovevano essere utilizzati per interventi nei quartieri, di cui 700mila per riqualificare via del Cacciatore e aree limitrofe. A maggio risultavano versati poco più di due milioni e 300mila. Visto che rimangono 700mila, l'ente li chieda all'impresa - conclude Canducci - e li utilizzi per creare un'area verde nel sito in cui è previsto il parcheggio".(Franco Cameli)
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