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Cena stellata al molo sud stroncata dai giornali nazionali, Cava (FdI): "Il Comune neghi il contributo agli organizzatori"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO "Se il Comune liquida il contributo per la cena flop, diventa corresponsabile del danno d’immagine arrecato alla città", sbotta il segretario comunale di FdI Luigi Cava.

Cava salva Spazzafumo: "Per una volta mi sento di dire che trovo ingenerose le accuse rivolte all’attuale amministrazione per la “Caporetto della ristorazione italiana” (così l’ha definita Gambero Rosso) rappresentata dell’evento/cena “Tra il Mare e le Stelle” organizzato presso il Molo sud nei giorni scorsi.

Del resto l’iniziativa prevedeva la presenza di cinque cuochi stellati e l’organizzazione da parte di soggetti con esperienza decennale. Se le cose non sono andate per il verso giusto e quella promozione che l’evento avrebbe dovuto dare si è trasformata in un danno d’immagine per la città, è giusto tener conto che si tratta di qualcosa di imprevedibile.

Giornali nazionali come “La Repubblica” e la nota casa editrice italiana specializzata in enogastronomia “Gambero Rosso” sono andate giù duro e ancora una volta il nome della città di San Benedetto è veicolato a livello nazionale per cose poco edificanti.  

Comprensibile la rabbia esplosa sui social da parte di chi ha sborsato 130 euro per una cena flop. Del resto la loro collera è anche legata al fatto che, se venisse confermato il numero di 1.300 partecipanti, in cassa sarebbe arrivata la cifra record pari a 169 mila euro ai quali si aggiungono sponsor di alto livello e 15.000 euro di soldi pubblici assegnati dal comune come contributo. 

Dovrebbe valere sempre quel sacrosanto principio generale in base al quale non si dovrebbe addebitare alla pubblica amministrazione colpe, né riconoscere meriti, quando questa non ne ha.

Resta da chiarire l’anomalia secondo la quale i cittadini/contribuenti sambenedettesi, alla luce dei fatti, dovrebbero assistere al conferimento di un contributo pari a 15.000 euro a favore degli organizzatori che hanno reso un pessimo servizio ai clienti paganti e un innegabile danno d’immagine alla città.

Qui sì che il Comune deve battere un colpo e, non dico chiedere un risarcimento per il danno d’immagine arrecato, ma almeno negare un contributo che a questo punto sarebbe ingiustificato e lo vedrebbe non più estraneo bensì corresponsabile.

Ora, che sia l’amministrazione a negare motivatamente il contributo o gli organizzatori a rifiutarlo facendo un passo ulteriore e concreto rispetto alle apprezzate scuse già rese da Stefano Greco, poco cambia. 

L’importante - conclude il coordinatore sambenedettese di FdI - è che si ristabilisca un doveroso ordine su una vicenda che di confusione in città ne ha creata fin troppa nel cuore della stagione turistica". 



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