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"No ai parcheggi sull'Albula: l'alluvione in Emilia Romagna faccia riflettere l'amministrazione comunale"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - "Le immagini della seconda alluvione in pochi giorni in Romagna e il ricordo di quello di Senigallia di qualche mese fa dovrebbero farci riflettere sui provvedimenti che dovremmo adottare qui a San Benedetto del Tronto, che già di altri alluvioni porta i segni e il ricordo", afferma Amilcare Caselli, portavoce del coordinamento Fermiamo il consumo di suolo, rigeneriamo la città.

Continua Caselli: "Invece nei mesi scorsi, caldeggiati anche dai politici locali a caccia di facili consensi, sono stati valutati ben tre progetti di tombamento o restringimento dell'alveo del torrente Albula per il reperimento dei soliti posti macchina in centro (nella foto, uno dei progetti presentati in Comune, ndr).

Questa labilità di memoria e di coscienza è sconsiderata se non addirittura criminale: oltre l'allargamento delle vasche di espansione già esistenti, l'Albula dovrebbe essere rinaturalizzato, come andrebbero ripristinati e allargati gli alvei degli altri torrenti della nostra città (Ragnola, Acqua Chiara, Fornaci ecc.) diventando corridoi ecologici e migliori vie di sfogo per le acque meteoriche.

Fermare il consumo di suolo, evitare ulteriori impermeabilizzazioni e cementificazioni delle aree ancora libere in città, a questo punto non è più solo un'operazione di sostenibilità e di civiltà - conclude Amilcare Caselli - ma diventa anche una questione di sicurezza".

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