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Caso Talamonti-Picenambiente: "Il Comune ha recuperato i soldi?", De Vecchis manda il carteggio in Procura

Il consigliere di minoranza Giorgio De Vecchis ha presentato un'interrogazione in Consiglio con risposta orale e l'ha inviata alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno.

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

"AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO

-AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 

COMUNALE

\ per conoscenza

-AL SEGRETARIO GENERALE

\ -ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

C/O TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO


INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Il sottoscritto Giorgio De Vecchis, in qualità di Consigliere Comunale,

premesso

  • che con Sua nota Prot. 59027 del 24/08/2022 indirizzata al Responsabile del Servizio Legale Interno Preg.ma Avv. Marina Di Concetto e al Segretario Generale, Preg.mo Dott. Stefano Zanieri, scriveva testualmente: “Preso atto del decreto di esibizione e di acquisizione di atti e documenti disposto dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte dei Conti nell’ambito della istruttoria n. 641/2017/VAL e considerato che attualmente, nonostante la disposizione di servizio assunta dal Segretario Generale n. 82137 del 17/12/2020 di riversare al bilancio del Comune di San Benedetto del Tronto quanto abbia percepito in ragione dell’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Picenambiente Spa, in tempi estremamente solleciti e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2020, non risulta a questo Sindaco che siano state proposte al proprio ufficio da parte della dirigenza  del servizio legale interno, né da parte di nessun altro ufficio comunale, eventuali azioni da promuovere volte a provocare il riversamento tra le entrate del bilancio comunale dei compensi  e dei rimborsi forfettari percepiti dalla Dott.ssa Talamonti Catia per il proprio incarico di Presidente del CdA di Picenambiente Spa nel periodo dal 25.9.2013 al 3.9.2019 e che fossero risultati come ingiustamente percepiti o ritenuti dalla diretta percipiente  dott.ssa Talamonti Catia in eventuale violazione del principio di omnicomprensività delle retribuzioni dirigenziali sancito dall’art. 24, comma 3, del T.U. del Pubblico Impiego, con la presente nota si invita il responsabile del servizio legale interno a riferire al Sindaco, con parere scritto e con sollecitudine, se ritenga, oppure no, un atto dovuto per l’Amministrazione comunale intraprendere eventuali azioni giudiziarie di recupero delle somme percepite dalla dott.ssa Talamonti Catia in conseguenza del predetto incarico e dalla stessa non ancora riversate tra le entrate del bilancio comunale, e ciò anche alla luce della disposizione di servizio già a suo tempo impartita dal precedente Segretario Generale. In caso affermativo, ove venga ravvisata da parte della dirigenza del servizio legale interno la doverosità di promuovere eventuali azioni di recupero o di ripetizione di eventuale indebito si chiede che vengano anche indicate  al Sindaco le azioni più opportune e d efficaci per conseguire in tempi brevi il recupero di quanto lo stesso servizio legale ritenesse dovuto dalla dott.ssa Talamonti Catia nei confronti dell’ente comunale dal quale dipende, e sempre nella eventualità che sia ritenuta dovuta un’azione recuperatoria di eventuale indebito, si chiede di sapere per iscritto se l’ente possa eventualmente praticare unilateralmente la compensazione tra le somme che risulteranno dovute dalla dipendente dott.ssa Talamonti in favore dell’Ente comunale con gli emolumenti e compensi retributivi dovuti dal Comune alla stessa dipendente, indicando le fonti normative che possano eventualmente consentire, oppure precludere, una tale soluzione recuperatoria in alternativa ad eventuali azioni giudiziarie. La presente richiesta di parere e di contestuale formale proposta di eventuali azioni giudiziarie e/o dell’eventuale compensazione, da porre in atto da parte del Comune assume carattere di urgenza considerato che prima d’ora al Sindaco non è stata proposta da nessun ufficio e quindi neppure dalla dirigenza del servizio legale interno la doverosità di nessuna azione recuperatoria, giudiziaria o contrattuale o amministrativa, nonostante il servizio legale risulti da tempo interessato della questione ed anche a seguito di richiesta di informazioni da parte della Polizia Giudiziaria presso la locale Procura della Repubblica abbia risposto che non esisterebbero mandati conferiti per il recupero delle somme a carico della dott.ssa Catia Talamonti. Come è noto codesto Sindaco è sempre stato, ed è, pronto a conferire mandato difensivo al Responsabile dell’servizio legale interno del Comune per il compimento di qualsiasi azione a tutela degli interessi e diritti dell’ente purché  gli venga proposta o prospettata dal medesimo servizio, competente per materia, la doverosità e/o utilità di eventuali azioni giudiziarie o di altra natura da intraprendere che, invece, sino ad oggi non sono state da alcuno prospettate al Sindaco neanche dopo la risposta data dal servizio legale alla richiesta di informazioni da parte della polizia giudiziaria sulle iniziative intraprese dal Comune. Pertanto, qualora la Responsabile del servizio legale interno ritenesse che sussista un indebito percepimento di compensi o illegittimo mancato riversamento degli stessi nel bilancio comunale da parte della dott.ssa Talamonti Catia, si chiede di conoscere per iscritto – entro giorni sette da oggi- se vi siano, e quali e quanti siano, interessi economico-patrimoniali dell’Ente comunale da tutelare in sede eventualmente giudiziaria o con mezzo alternativo e quale sia la più utile ed efficace azione da intraprendere che il servizio legale ritenga di consigliare al Sindaco, e si resta a disposizione per il conferimento dell’eventuale mandato difensivo, evidenziando che il Sindaco per formazione professionale e personale non ha specifiche competenze nella materia che viene interessata dalla questione di cui trattasi, per cui non può che confidare nello spirito di servizio e di massima e leale collaborazione degli uffici e servizi comunali, in primis di quello legale affinché gli vengano segnalate o proposte le più opportune azioni da intraprendere e comunque quelle che risultino dovute, così da porlo in condizione di prendere decisioni consapevoli ed informate. A tale riguardo si chiede altresì di voler contestualmente riferire per iscritto anche sulla quantificazione delle somme e compensi che dovessero risultare dovuti al Comune a carico della dott.ssa Catia Talamonti. Si sollecitano entrambi i Responsabili degli uffici in indirizzo ad assumere ogni eventuale atto dovuto in relazione alla fattispecie segnalata con la presente nota ed a riferire per iscritto su quanto verrà proposto o comunque compiuto.”

  • Che, con nota prot. N. 63391 del 09/09/2022° a Lei indirizzata ed avente ad oggetto “Rif. Nota del Sindaco Prot. N. 59027 del 24.08/2022”, a firma del Segretario Generale Stefano Zanieri, lo stesso, dopo un breve riepilogo della vicenda, scrive testualmente: “Anche considerato il parere prot. N. 60868 del 1.09.2022 dell’avv. Marina Di Concetto, ritengo doveroso per il comune di San Benedetto del Tronto promuovere le necessarie azioni legali finalizzate al recupero delle somme corrisposte dalla Picenambiente spa alla dott.ssa Catia Talamonti in ragione dell’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società, ed addivenire così ad una pronuncia giurisdizionale sulla questione. Qualora tali somme fossero ritenute dall’Autorità Giudiziaria illegittimamente corrisposte dalla società e/o indebitamente percepite dalla Dirigente, sarebbe infatti ripristinata la legalità amministrativo-contabile e salvaguardati l’integrità del bilancio e gli interessi economici dell’ente comunale. Sarà cura dell’avvocato all’uopo incaricato suggerire la migliore e più efficace strategia processuale. Trattandosi di contenzioso che investe sia una importante società partecipata del Comune che la Dirigente incaricata quale responsabile del servizio finanziario, è necessario conoscere l’orientamento del Sindaco e della Giunta in merito. L’eventuale procura ad litem all’avvocato dovrà essere conferita dal Sindaco quale legale rappresentante dell’ente. L’azione giudiziaria finalizzata al recupero delle somme corrisposte dalla società Picenambiente alla Dirigente Talamonti in ragione del di lei incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione potrebbe essere intrapresa direttamente nei confronti della società, trattandosi in tal caso di azione in sede civile per il recupero di un credito vantato dal Comune nei confronti della società Picenambiente, così come sembra suggerire anche il parere prot. N. 60868 del 1.09.2022 a firma dell’avv. Marina Di Concetto. In base all’organigramma del Comune di San Benedetto del Tronto, l’azione civile in tal caso dovrebbe essere promossa (e seguita nel suo iter) proprio dalla Dirigente dell’Area Risorse Talamonti, a cui è affidata anche la competenza in materia di società partecipate. E’ opportuno inoltre considerare che l’applicabilità del principio di omnicomprensività del trattamento economico dei dirigenti, nel caso di specie riguardante gli emolumenti e i compensi percepiti dalla Dirigente Talamonti, potrebbe in ipotesi dipendere o essere influenzata dalla qualificazione giuridica attribuita alla società Picenambiente spa, trattandosi anche in questo caso di questione particolarmente complessa e controversa. La dott.ssa Catia Talamonti il 1° giugno 2022 è stata incaricata con decreto sindacale Dirigente dell’Area Risorse, che ricomprende anche il servizio Partecipate. Alla luce dei fatti e delle considerazioni suesposti e dei documenti richiamati, invito il Sindaco a valutare l’opportunità di proporre alla Giunta Comunale una parziale modifica dell’assetto organizzativo assegnando la funzione “partecipate” alla competenza di altra Area dirigenziale. Ciò in quanto, a prescindere dalla sussistenza o meno in capo alla dott.ssa Talamonti di specifiche situazioni di conflitto di interessi, anche solo potenziale, che qualora dovessero manifestarsi è preciso dovere del Dirigente segnalare (per l’ANAC il conflitto di interessi può configurarsi sia come “conflitto formale o normato” sia come “conflitto materiale/strutturale o non normato”), il sottoscritto Segretario generale ritiene sussistano ragioni di opportunità e di convenienza.”

preso atto

  • che con Delibera di Giunta n. 219 del 04.11.2022 si provvedeva a rimodulare l’assetto organizzativo dell’ente assegnando il “Servizio Partecipate” ad altro Dirigente;

considerato

  • che alla data di presentazione della presente interrogazione non risultano pubblicate Delibere di Giunta di indirizzo tese a far conoscere l’orientamento  del Sindaco e della Giunta in merito come ritenuto necessario dal Segretario Generale;

  • che nella Sua lettera datata 24/08/2022 la questione  “assumeva carattere di urgenza” e che sono trascorsi oltre sei mesi da quando le è stata fornita risposta da parte  del Segretario Generale in data 9/9/2022;

La interroga


al fine di sapere:

  1. se ha formalmente messo a conoscenza la Giunta Comunale della necessità espressa dal Segretario Generale (con nota prot. 63391 del 09/09/2022) di conoscere l’orientamento in merito all’espletamento di un’azione giudiziaria finalizzata al recupero delle somme, considerata doverosa dallo stesso Segretario Generale;

  2. in caso di risposta affermativa alla prima domanda, quali sono stati i motivi per cui la Giunta Comunale, a distanza di oltre sei mesi, non ha ritenuto di provvedere a quanto ritenuto necessario e doveroso dal Segretario Generale;

  3. in caso di risposta negativa alla prima domanda, quali sono i motivi che l’hanno indotta a soprassedere a quanto considerato doveroso e necessario dal Segretario Generale;

  4. se ad oggi il Comune di San Benedetto del Tronto ha messo in atto una qualsivoglia azione finalizzata al recupero delle somme non percepite, al ripristino della legalità amministrativo-contabile e alla salvaguardia dell’integrità del bilancio e degli interessi economici dell’ente comunale".


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