Passa ai contenuti principali

Spazzafumo non si dimette: ma solo un consigliere tiene in vita l'amministrazione

"Non mi dimetto, ho tanti progetti da portare avanti. Finché ho la maggioranza non ci penso proprio a mollare", così il sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo in un'intervista rilasciata al Corriere Adriatico.

Dunque, il primo cittadino è consapevole di avere i numeri ridotti all'osso e che il futuro dell'amministrazione comunale sia appeso a un voto: basta un raffreddore o un "mal di pancia" di un consigliere per paralizzare il Comune, visto che la maggioranza conta 13 voti nel consesso civico e la minoranza 12.     

Il primo cittadino si sente a posto con la sua coscienza. Dei tre fuggitivi dice: "Da Simone De Vecchis non me lo aspettavo, fino alla sera prima non aveva dato segnali di volersene andare. La sua è una posizione diversa da quella di Giorgio De Vecchis e Luciana Barlocci, soprattutto sul primo sono prevalse questioni personali".

Caso Ballarin. "Ristrutturare la curva sud sarebbe costato 1,5milioni di euro - spiega il sindaco al Corriere - e il rischio era quello di ritrovarsi con un’incompiuta. La struttura non avrebbe tenuto il peso di una gradonata, però manterremo il ricordo di quella sezione. Il problema di fondo è che lo studio Canali si è ritrovato con analisi strutturali che non corrispondevano alla realtà". 

Cosa ha fatto di buono Spazzafumo in un anno e mezzo di amministrazione? "Ho sbloccato situazioni ferme da decenni. Abbiamo dato una nuova sede alla Polizia municipale, sbloccato la piattaforma ecologica in via Val Tiberina dopo decenni, presto inizieranno i lavori per la piazza San Pio X, così le nuove scogliere. Per ridare un nuovo manto stradale a tutta la città occorrono cinque milioni di euro ma è nostro impegno stilare un piano degli asfalti. Siamo riusciti a mettere mano al dragaggio. Così i lavori che si andranno a realizzare al Mercato ittico, il restauro di villa Rambelli e del vecchio municipio". 

Commenti