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"Barelle nei corridoi del Pronto soccorso, ma il Comune tace", la denuncia dei comitati pro Madonna del Soccorso

 


"Cambiano i governi, cambiano i programmi, ma la situazione in sanità continua a peggiorare: urge l’intervento del Sindaco, della commissione sanità, del consiglio comunale. I cittadini vivono sulla propria pelle le conseguenze delle inefficienze degli apparati pubblici". Con una nota accorata, il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso e Orgoglio Civico denunciano l'assenza dell'amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto dai gravi problemi che affliggono l'ospedale civile.

"A distanza di oltre 20 anni - continuano - raccogliamo la miserevole dote di una pessima programmazione sanitaria; cosa dobbiamo aspettarci dalla neonata AST? Intanto assistiamo alle rivendicazioni del personale sanitario, alle lamentele dei cittadini che non riescono a prendere appuntamenti e vivono disagi nel Pronto Soccorso, alla fuga del personale che ulteriormente impoverisce l’organico del pubblico, ad una preponderanza di prestazioni dirottate verso presso il privato, perché nel pubblico non ci sono le condizioni, a continue rotture di macchinari indispensabili al funzionamento del servizio ospedaliero. 

Tutti assistiamo e subiamo questa situazione, frutto di inefficienza programmatica e pervicace volontà di stroncare la sanità pubblica in Riviera. Noi assistiamo, pur parlando e mostrando da sempre i danni, mentre i malati subiscono: nel frattempo cosa fanno i nostri politici?

Vorremmo leggere di serrate riunioni della commissione sanità con produzione di atti; vorremmo assistere a consigli comunali che battano sempre sull’argomento producendo formali atti amministrativi votati all’unanimità; vorremmo assemblee della conferenza dei sindaci, con produzione di decisioni e richieste votate all’unanimità; vorremmo che i politici locali, eletti in questo territorio, pretendessero di essere ricevuti ed ascoltati dai competenti vertici politici e amministrativi della sanità, per rivendicare con forza i diritti di questo territorio. E ci aspetteremmo come atto dovuto che, ove emergano illegittimità palesi, ricorressero senza indugio agli organi di Giustizia, con segnalazioni, denunce ed esposti che non possano essere ignorati dalle Istituzioni competenti e dai dirigenti di turno, affinché vengano puniti e rimossi gli abusi e ripristinato il rispetto della legge.

Fermo restando che è necessaria la volontà, in carico alle nostre forze politiche ed istituzionali, di voler risolvere le principali carenze, elenchiamo qui alcune criticità che devono essere subito affrontate e discusse, in attesa del prossimo Direttore Generale: 

43 posti letto mancanti al Madonna del Soccorso e conseguente riduzione dell’organico dei medici e degli infermieri.

Mancanza di una neonatologia pienamente adeguata, quanto a culle e personale, ai numeri delle nascite da sempre superiori a quelli di Ascoli, oltre alla mancanza di medici e infermieri della Pediatria.

Necessità di immediata nomina del primario della Pediatria del Madonna del Soccorso.

Mancato acquisto di una nuova TAC e tempi di sostituzione eccessivamente dilatati.

Acquisto di una nuova Risonanza Magnetica: quanti anni dovremo ancora attendere?

Mancato riconoscimento formale dell’Utic di San Benedetto, e necessario sblocco delle visite cardiologiche, a causa di apparecchi non funzionanti da mesi. 

Carenza di medici in Pronto Soccorso dove sembra certa la perdita di ulteriori medici per dimissioni. 

Barelle in lunga attesa nei corridoi, con stress di operatori e pazienti: quindi occorrono altri spazi e altri operatori per assicurare la corretta assistenza.

Mancata riorganizzazione infermieristica del 118, seppur possibile a costo zero.

Tutti questi problemi sono con evidenza il risultato di una pessima gestione e organizzazione dei servizi sanitari ospedalieri della ex AV5 ora AST Ascoli Piceno". 


Concludono il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso e l'Associazione Orgoglio Civico: "L’esperienza AST è partita male e tutta a nostro sfavore: non siamo solo noi ad affermarlo, poiché basta leggere i comunicati dei Sindacati. Continueremo a fare le nostre denunce: gli altri, e per primi i politici, esercitino il loro ruolo per invertire questo percorso negativo che oggi appare inarrestabile. A partire dal nostro Sindaco".

Commenti

Anonimo ha detto…
CHE SCHIFO! LA SANITA' PUBBLICA!