Un documentario per salvare i Germani reali che nidificano nel torrente Albula. Il doc in progress è opera di Cristian Spinozzi, un giovane innamorato della natura. "Ho iniziato le riprese nel 2018, ma non ho ancora terminato perché la vicenda è in continua evoluzione", racconta il videomaker.
Le anatre hanno fatto la loro comparsa alla foce dell'Albula da qualche anno. Dopo avere rischiato di sparire ora vivono una fase di ripopolamento grazie all'interesse di alcune persone e del ragazzo.
"Il ripopolamento della foce iniziò per volontà dello scultore Marcello Sgattoni", spiega Spinozzi che sta realizzando il documentario "Germani reali: una storia di San Benedetto del Tronto". L'anteprima dell'opera è stata presentata nella parrocchia Cristo Re durante l'incontro sui temi ambientali e sui pini di via Mare, organizzato da Questione Natura.
Tutto cominciò nel 2018. "Inizialmente avevo intenzione di realizzare un piccolo video - dice il giovane - sulla flora e la fauna di San Benedetto ed includere anche le anatre. Poi capii di dovermi concentrare invece su quella colonia perché si trattava di un evento mai accaduto nella storia recente dell'Albula. Quando cominciai a seguirle erano rimaste in 12-13, ma nei mesi addietro erano addirittura 18".
Durante gli appostamenti con la videocamera, il ragazzo conobbe le persone che in maniera spontanea accudivano le anatre. Da costoro apprese che il ripopolamento era cominciato tra il 2016 e il 2017.
"Verso la primavera del 2019 - ricorda Spinozzi - iniziarono a morire alcune femmine. Qualcuna fu investita da una macchina, qualche altra fu arpionata con l'amo da pesca e le ultime uova deposte andarono in malora. Nell'estate del 2017 furono invece rubati ben sei anatroccoli nati dalla primissima covata.
In breve, per l'intera stagione primavera-estate del 2019 rimasero solamente i Germani maschi poiché le femmine erano scomparse. Già a metà settembre di quell'anno non c'era più neanche un'anatra".
Il Germano reale presenta caratteristiche di grande interesse, a partire dal sontuoso abito nuziale del maschio, dal capo verde e corpo argentato. Più mimetica si presenta invece la femmina. Un esemplare costa intorno a 100 euro: una somma che ha fatto gola a qualche stupido che ha rubato alcuni pennuti per ricavare un po' di soldi (le foto sono tratte dal lavoro di Spinozzi).
Il ruolo dello scultore Sgattoni. "Solo molto dopo - illustra Spinozzi - scoprii che anche Marcello Sgattoni fosse coinvolto in quel primo popolamento della foce, infatti portò una coppia di anatre che si aggregarono. A partire dall'anno scorso, iniziò a riflettere se ritentare questo esperimento, così tra ottobre 2022 e gennaio 2023 ha deciso di immettere cinque femmine e due maschi di sua proprietà. Sgattoni ha sempre desiderato abbellire l'Albula con un'opera".
Il ruolo di Questione Natura. "A novembre ho contattato Questione Natura perché cercavo qualcuno che potesse sostenermi in questa iniziativa culturale. Conoscevo già Roberto Cameli, ma non lo incontravo da quattro anni, così mi sono sentito più stimolato a fargli presente questa storia. Lui, ovviamente, ha accettato di supportare la richiesta di mantenere viva l'attuale colonia".
Lo scopo del documentario. "L'obiettivo è sensibilizzare l'amministrazione comunale affinché vengano installati i cartelli che segnalino la presenza della colonia, insieme a delle videocamere di sorveglianza. Bisogna tenere presente che sono state le anatre, all'inizio, a scegliere di rimanere nell'Albula e che grazie all'aiuto del vicinato - conclude Cristian Spinozzi - hanno deciso di rimanere nel torrente". (Franco Cameli)
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