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Risonanza rotta all'ospedale civile, pazienti spostati ad Ascoli: esordio negativo dell'Ast



 La situazione all'ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto è sempre critica. Dal 1° gennaio 2023 l'Ast (Azienda sanitaria territoriale) ha soppiantato l'Area vasta 5: un esordio decisamente negativo. 

 "Risonanza magnetica rotta da sette giorni con il conseguente spostamento dei pazienti all'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno o nelle cliniche private. Una vergogna che si protrae da mesi e che spinge sempre più a pensare che il Madonna del Soccorso deve essere ridimensionato", segnala con rabbia e amarezza Cittadinanzattiva Assemblea Territoriale di San Benedetto del Tronto. 

"Appuntamenti spostati e disagi nei reparti che a fatica stanno reagendo alle carenze programmatiche. L'Azienda sanitaria territoriale parte con il piede sbagliato perché è inaccettabile assistere a tutto ciò, dove a pagarne le conseguenze del disagio siano i cittadini e i sanitari che prestano servizio per la comunità. Una città di 50mila abitanti con un bacino di utenza di 200mila anime  non può subire l’indecisione gestionale e il silenzio delle istituzioni. Evidentemente la carta intestata Ast senza la nomenclatura "San Benedetto del Tronto" inizia a consolidarne - conclude Cittadinanzattiva - il significato concreto".

Insomma, si fa sempre più concreta l'ipotesi che Ascoli faccia l'asso piglia tutto nella sanità del Piceno e il nuovo ospedale previsto nel quartiere Ragnola di Porto d'Ascoli (ammesso che si faccia) avrà meno servizi del Madonna del Soccorso. 

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